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Mercoledì, 10 Marzo 2004 - 02:17
Bucan: scontri e violenza durante la notte

Teheran – Non si placano gli scontri e le violenze a Bucan, città iraniana situata nel Kurdistan.

Gli abitanti di Bucan ieri martedì hanno dato fuoco ad una banca e ad alcuni uffici governativi e bruciando pneumatici hanno bloccato diverse strade principali della città.

I giovani hanno colpito con petardi e materiale incendiario la caserma della polizia e per far fronte alla violenza di questi attacchi, stanno giungendo forze armate da altre città del Paese.

In tutte le città del Kurdistan da lunedì, la gente sta festeggiando l'approvazione della costituzione irachena, ma in questi giorni si sono registrati numerosi scontri con la polizia.

Nella costituzione dell'Iraq è stata prevista l'autonomia dei curdi e la lingua araba e curda sono state riconosciute come lingue ufficiali del Paese.

Gli scontri sono continuati da ieri sera fino alle prime ore del mattino di mercoledì.

Martedì, 09 Marzo 2004 - 22:13
I curdi iraniani festeggiano l'approvazione della costituzione irachena: scontri

Teheran – Tutte le città del Kurdistan, in Iran, da ieri stanno festeggiando l'approvazione della costituzione irachena, ma a Marivan, Mahabad e Sardasht si sono verificati degli scontri con la polizia.

Durante gli scontri a fuoco, più di 100 manifestanti sono stati arrestati, ma la gente ancora festeggia per le strade e anche per questa notte si prevede un clima di tensione.

La nuova costituzione irachena riconosce la lingua araba e curda come lingue ufficiali del paese: si tratta di un’importante conquista per i curdi, che da secoli si battono in Iraq, Iran, Turchia e Siria per la conquista della loro autonomia.

Dopo il crollo del regime di Saddam Hussein, grazie agli Stati Uniti i curdi hanno finalmente conquistato la loro auotonomia.

Bin Laden si nasconde a Tora Bora

Teheran – Il miliardario saudita Bin Laden, capo di Al Qaida, si trova a Tora Bora, in Afghanistan ed è protetto da 1200 dei suoi uomini.

Secondo il quotidiano saudita "Al Vatan", assieme a Bin Laden ci sarebbero anche più di 50 uomini che ricoprono ruoli importanti nella rete di Al Qaida.

La zona montagnosa di Tora Bora si trova nel confine con il Pakistan ed è famosa per le sue migliaia di grotte.

Gli americani durante la guerra con i Taleban hanno inutilmente bombardata tale zona per lunghi periodi, senza però riuscire a sgominare le forze armate di Bin Laden.

Sono sempre di più i cittadini iraniani in Usa che occupano posizioni di rilevo

Washington - I cittadini americani di origine iraniana sono più di quelli registrati nei censimenti ufficiali degli Stati Uniti.

Lo ha rivelato il Gruppo degli Studi Iraniani dell'Università MIT, secondo cui il numero di cittadini iraniani in America si aggirerebbe intorno alle 691 mila persone, in altre parole il doppio di quanto era stato segnalato nel censimento statunitense del 2000.

I dati contenuti nell’ultimo censimento americano sottolineano che uno ogni 4 cittadini americani di origine iraniana ha frequentato un Master o un Dottorato di Ricerca (P.hD): tale dato è il più alto fra tutti i 67 gruppi etnici presenti negli Usa.

Considerando i loro titoli di studio e l’ammontare del reddito pro capite pari al 20% in più rispetto alla media nazionale, risulta che sono proprio gli iraniani ha contribuire maggiormente all’economia degli Stati Uniti.

Una recente classifica della rivista "Fortune" ha evidenziato che più di 50 cittadini americani di origine iraniana ricoprono importanti incarichi manageriali in una delle 500 società americane che hanno un capitale maggiore di 200 milioni di dollari: General Electric, At&T, Wrayzen, Intel, Cisco, Motorola, Oracle, Nortel Networks, Lucente Tecnologies ed Ebay.

Seconda la rivista "Fortune" Pierre Omidyar", iraniano e cittadino americano, fondatore e direttore generale di Ebay (società specializzata nelle aste online), nella classifica dei miliardari sotto i 40 anni si troverebbe al secondo posto.

Gli americani di orgine iraniana sono molto attivi anche nel mondo accademico. Secondo la ricerca del suddetto gruppo, più di 500 professori delle maggiori statunitensi (come Harvard, Princeton, Yale, Michigan, Stanford, Meriland, MIT, George Washington, Boston) sono di origine iraniana.

Scopo di tali ricerche è incoraggiare gli iraniani che vivono in America ad avere un ruolo attivo nella politica americana. Pare, infatti, che soltanto il 10% degli americani di origine iraniana abbiano partecipato alle ultime elezioni presidenziali.

Il Gruppo degli Studi Iraniani si propone inoltre l’obiettivo di dimostrare, attraverso una serie di studi, che i cittadini di origine iraniana, così come in passato hanno fatto arabi, israeliani e cubani, possono influenzare la politica estera degli Stati Uniti nei confronti dell'Iran e sono in grado di manifestare al governo le esigenze della comunità iraniana che vive negli Usa.

Lunedì, 08 Marzo 2004 - 23:03
Aumentano gli scambi commerciali tra Iran e Corea

Teheran – Rispetto al precedente anno, nel 2003 si è registrato un aumento del commercio estero fra Iran e Corea del Sud pari al 41%.

L’Istituto del Commercio Internazionale della Corea del Sud ha dichiarato che nel 2003 il fatturato degli scambi commerciali fra i due paesi è stato di 3 miliardi e 600 mila dollari.

In totale, la Corea del Sud ha importato merci dall’Iran per un valore pari a 1 miliardo e 700 mila dollari, facendo registrare un aumento del 44% rispetto al 2002.

Naturalmente il prodotto maggiormente esportato dall’Iran verso la Corea del Sud è stato il petrolio, ma sono stati esportati anche concentrato di melograno e frutta.

La crescita delle esportazioni iraniane nella Corea del Sud è stata pari al 74% rispetto al 2002.

La Corea del Sud è uno dei maggior partner commerciali dell’Iran e in tale Paese esporta soprattutto prodotti automobilistici di consumo come tv, frigoriferi, ecc.

Manifestazione illegale delle donne iraniane

Teheran – Nonostante i divieti della polizia, a Teheran centinaia di donne iraniane hanno manifestato per protestare contro la persistente disuguaglianza e discriminazione delle donne rispetto agli uomini.

Le donne avevano già chiesto dalle autorità responsabili il permesso di svolgere la manifestazione, ma la loro richiesta non era stata accettata.

In concomitanza con la festa dell’8 marzo, ieri sera le donne si sono comunque radunate a Laleh, un parco pubblico situato al centro di Teheran.

La polizia e gli integralisti islamici hanno cercato di disperdere la manifestazione a colpi di manganello, ma le donne hanno continuato a protestare per le strade della città.

Va precisato che l'8 marzo, celebrata in occidente come la giornata delle donne, da qualche anno viene festeggiata anche in Iran, ma si tratta comunque di una festa ancora non inserita nel calendario ufficiale iraniano.



 

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