Teheran – Nonostante in Iran siano iniziate da sabato scorso le campagne elettorali per le elezioni parlamentari del 20 febbraio, l’entusiasmo degli elettori tarda a farsi sentire e si prevede che la partecipazione sarà molto bassa.
Dopo la bocciatura da parte del Consiglio dei Guardiani di più di 2500 dei loro candidati, circa 600 riformisti hanno annunciato che non parteciperanno alle elezioni poiché le ritengono "illegali" e "antidemocratiche".
Secondo alcuni opinionisti, il temuto e previsto astensionismo sarà dovuto principalmente alla mancanza di fiducia nei confronti delle varie fazioni politiche iraniane.
Pare addirittura che la festività di San Valentino, da qualche anno celebrata anche dai giovani iraniani, sia considerata più interessante delle elezioni parlamentari.
In ogni caso, è dato per certo che venerdì prossimo i conservatori, noncuranti delle critiche interne ed esterne, non avendo avversari da affrontare vinceranno le elezioni, mettendo in difficoltà il governo riformista di Khatami.