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Sabato, 17 Aprile 2004 - 10:45
Iran-Italia: Il ministro degli esteri iraniano domani in Italia

Teheran - Kamal Kharrazi, il ministro degli Affari Esteri iraniano domenica e lunedì sarà in Italia per una visita di due giorni.

Kharrazi in questo viaggio incontrerà Silvio Berlusconi il Presidente del Consiglio italiano ed il suo omologo Franco Frattini.

In questo viaggio due parti discuteranno sulla continuazione del dialogo avviato con l'Italia sugli sviluppi in Iraq.

Il viaggio è stato annunciato mentre si trova a Teheran il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Gianni Castellaneta, inviato speciale del presidente Berlusconi in missione nell'area per cercare di trovare i canali che possano portare alla liberazione di 3 ostaggi italiani in Iraq.

Castellaneta ha affermato che il Presidente del Consiglio Berlusconi ha intenzione di "approfondire il rapporto con l'Iran, sopratutto per fronteggiare il terrorismo internazionale".

L'inviato speciale del Presidente del Consiglio, in visita lampo a Teheran, ha espresso la solidarietà dell'Italia per le vittime iraniane del terrorismo in Iraq.

Castellaneta ha aggiunto che l'Italia apprezza il ruolo svolto da Teheran ai fini di stabilizzazione della regione.

Sit-in generale degli insegnanti in Iran

Teheran – Dopo il sit-in organizzato nel marzo scorso, gli insegnanti iraniani hanno annunciato un nuovo sit-in generale che si terrà nel prossimo maggio.

Nel corso dell'ultimo sit-in gli insegnanti hanno bloccato l'attività didattica e la maggior parte delle scuole sono rimaste chiuse.

Ali Hashemi, Segretario dell'ente degli insegnanti, ha annunciato che il sit-in si terrà il 2 e 3 maggio, in concomitanza con la settimana che in Iran viene dedicata agli insegnanti.

Hashemi ha inoltre aggiunto che se le loro richieste non saranno soddisfatte dal governo, verrà indetto un altro sit-in nella settimana successiva.

Secondo dati ufficiali, gli insegnanti iraniani sono la categoria di lavoratori che hanno lo stipendio più basso e il numero degli studenti supera i 18 milioni.

La costituzione iraniana non prevede però il diritto di sciopero.

Venerdì, 16 Aprile 2004 - 17:27
L'Iran non intende mediare tra gli Usa e Sadr

Teheran – "Come si può mediare tra il popolo e le forze occupanti?" ha domandato il Ministro degli Affari Esteri iraniano, Kamal Karrazi, annunciando che il suo paese non intende fare da mediatore tra gli Usa e Moqtada Sadr.

"Uscire dall'Iraq è una richiesta legittima del popolo e lasciare il più velocemente possibile il potere agli iracheni è la soluzione migliore", ha dichiarato Karrazi, che ha poi affermato che l'Iran non può rimanere indifferente riguardo quanto sta succedendo in Iraq.

Nel ricordare che il viaggio della delegazione iraniana in Iraq non aveva intenti mediatori, il Ministro degli Affari Esteri ha ricordato che l'obiettivo di questa missione era di discutere con i responsabili iracheni e i capi religiosi.

Recentemente i mass media hanno annunciato che gli Usa hanno chiesto all'Iran di intervenire affinché cessino le tensioni in Iraq. Pare che gli Stati Uniti abbiano chiesto al governo iraniano di dialogare con Sadr, il capo religioso di un gruppo sciita in guerra contro con gli americani in diverse città irachene.

Moqtada Sadre: Non negoziamo con gli americani

Teheran – "Non negozieremo e non parleremo con gli americani perchè sarebbe inutile", ha dichiarato il capo religioso degli sciiti in Iraq, Moqtada Sadr, durante la preghiera del venerdì nella città di Najaf.

Parlando con alcuni pellegrini, Sadr ha aggiunto che "non permetteremo che gli americani entrino nella città santa di Najaf."

Le forze americane da tempo circondano Najaf, ma per ora non sono mai entrate nella città. Gli statunitensi sono però intenzionati ad arrestare o uccidere Sadr.

Una delegazione iraniana sta negoziando con diversi capi religiosi di Najaf per cercare di porre fine alla tensione fra gli Usa e Sadr.

La delegazione ha annunciato che per ora non è stata decisa alcuna data per un incontro con Sadr.

Gheddafi: l'Iraq è diventato la terra di Al Qaida

Teheran – "Dopo la sconfitta di Saddam, Al Qaida ha oltrepassato i confini dell'Iraq", ha dichiarato il leader libico Muammar Gheddafi in un'intervista rilasciata all'agenzia francese France Press (AFP).

Secondo Muammar Gheddafi, la caduta di Saddam Hussein ha incrementato l'attività terroristica e Al Qaida intende portare il terrorismo anche in Iran e Siria.

Gheddafi ha aggiunto che Al Qaida attualmente lotta contro gli americani al fianco degli iracheni, e per questo motivo la presenza dei seguaci di Bin Laden in Iraq è aumentata.

Il leader libico ha inoltre affermato che i terroristi stanno allargando la rete delle loro attività e aprendo al terrorismo nuove frontiere in Iran, Sira e Palestina, minacceranno la sicurezza dell'intero pianeta.

Giovedì, 15 Aprile 2004 - 18:47
Ucciso il diplomatico iraniano a Baghdad

خودروی ديپلمات ايرانی که در بغداد هدف حمله افراد ناشناس قرار گرفت - عکس از ايسنا

Teheran – È stato ucciso oggi Khalil Naimi, diplomatico addetto culturale e ai rapporti con la stampa dell'ambasciata dell'Iran a Baghdad.

Khalil Naimi è stati ucciso mentre usciva con il suo auto dall'ambasciata dell'Iran a Baghdad.

Hamid Reza Asefi il portavoce del Ministero degli esteri di Teheran ha affermato che la missione in Iraq di delegazione iraniana per cercare una soluzione alla crisi del Paese continuerà anche dopo l'uccisione del diplomatico iraniano.

Asefi ha aggiunto che Hossein Sadeqi, direttore del Ministero per la regione del Golfo Persico, e i quattro altri membri della delegazione «rimarranno in Iraq fino a quando avranno compiuto la loro missione».

Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri dell'Iran ha però chiesto alle autorità del Consiglio di governo iracheno di «garantire la sicurezza dell'ambasciata a Baghdad, oltre che di Sadeqi e degli altri membri della delegazione».

La delegazione diplomatica iraniana è in Iraq da ieri per cercare di contribuire a riportare la calma soprattutto nelle regioni sciite, dopo la rivolta delle milizie di Moqtada Sadr.

Asefi ha aggiunto che l'obiettivo dell'Iran è quello di aiutare tutti gli iracheni, senza distinzione di religione.

Iran: Il capo della polizia è tra i candidati alla carica di Ministro dell'Interno

Teheran - Secondo alcuni fonti dell'informazione, Bagher Ghali Baf probabilmente sarà il nuovo Ministro degli Interni dell'Iran.

Pare infatti che la decisione sia già stata presa dalle autorità iraniane.

Musavi Lari, attuale Ministro dell'Interno, è uno degli uomini del presidente Khatami con il quale i conservatori non vanno d'accordo.

Entro due mesi il nuovo inizierà la sua attività e poiché sarà presieduto proprio dai conservatori, questi intendono destituire molti dei ministri nominati dal Presidente Mohammad Khatami.

La scorsa settimana alcuni voci davano per certe la notizia delle dimissioni di Musavi Lari, ma la notizia è stata smentita.

Mercoledì, 14 Aprile 2004 - 22:47
Al Jazira, ucciso uno dei 4 ostaggi italiani in Iraq

Secondo l'emittente qatariota Al Jazira è stato ucciso uno dei quattro ostaggi italiani in Iraq

L'emittente non precisa quale dei quattro ostaggi è stato ucciso.

I rapitori degli ostaggi hanno affermato che uccideranno anche altri ostaggi Italiani.

Altri 3 italiani ancora stanno in ostaggio in Iraq.

Al Jazira ha affermato che ha ricevuto una registrazione video con l'immagine dell'ostaggio ucciso ed un proclama delle "Falangi di Maometto".

Iran: Tratta di ragazze iraniane nei paesi arabi

Traffico delle ragazze iraniane


Teheran – Le bande di malviventi hanno intensificato la tratta di ragazze nei paesi arabi.

La notizia è stata diffusa dal sito di lingua araba "Albavabeh", che ha inoltre pubblicato alcune foto che testimoniano le modalità attraverso cui le ragazze vengono trasportate e vendute.

La maggior parte delle ragazze provengono dall'Iran e dai paesi dell'ex Unione Sovietica.

Secondo la notizia, le giovani ragazze vengono trasportate nascoste all'interno di autovetture e poi vendute a ricchi uomini dei paesi arabi o utilizzate per il mercato della prostituzione.

Arrestati due seguaci di Bin Laden in Iran

Teheran - Sono stati arrestati giovedì scorso due seguaci di Bin Laden, probabilmente capi del gruppo dei seguaci di Al Qaida in Iran.

La notizia è stata annunciata oggi dal sito Internet "Baztab", vicino agli ambienti dei conservatori iraniani.

Secondo la notizia, i due uomini stavano preparando un attacco suicida da attuare durante la preghiera del venerdì a Teheran.

Durante i primi interrogatori, i due hanno confessato di appartenere al gruppo Al Qaida e non hanno negato la loro intenzione di organizzare un attentato suicida. Il sito non fornisce però altre informazioni sui due uomini arrestati.

La notizia non è stata ancora confermata dalle fonti ufficiali.

Arrestati in Iran alcuni terroristi legati ad Al Qaida

Teheran – In diverse regioni dell'Iran sono stati arrestati alcuni terroristi legati al gruppo di Al Qaida.

Secondo un comunicato stampa diramato dal Ministero dell'Informazione dell'Iran, questi terroristi oltre ad essere i responsabili dell'esplosione del mese scorso di una bomba nella città di Zahedan, sono anche i colpevoli del sequestro di due turisti tedeschi e di un irlandese avvenuto l'anno scorso in Iran.

Il comunicato non ha però dichiarato quante persone sono state arrestate.

Secondo il comunicato del Ministero dell'Informazione, i terroristi sono stati arrestati in diverse regioni dell'Iran.

Secondo le informazioni dei mass media iraniani le persone arrestate avevano intenzione di far esplodere alcune bombe a Teheran e Qom, ma il Ministero dell'Informazione iraniano ha smentito la possibilità di attentati in queste città.

Lunedì, 12 Aprile 2004 - 17:04
Iran: Premiato il giudice che ha chiuso decine di giornali

Saeed Mortazavi


Teheran – È stato premiato il giudice Sauid Mortasavi, che nei negli ultimi sei anni ha chiuso circa 100 giornali, quotidiani, riviste e mensili riformisti in Iran.

Sauid Mortazavi è stato premiato come miglior direttore dal conservatore Hashemi Shahrodi, il capo del potere giudiziario dell'Iran.

Shahroodi ha consegnato il premio a Mortazavi per "i suoi sforzi per lo sviluppo della giustizia".

Mortazavi nell'ambiente giornalistico iraniano è conosciuto con il soprannome di "Boia dei giornali".

Mortazavi è inoltre considerato come il responsabile dell'uccisione della giornalista canadese-iraniana Zahra Kazemi, assassinata l'anno scorso in un carcere iraniano.

Accordo fra Usa e Moqtada Sadr per Iraq

Teheran – Fonti irachene e iraniane hanno rivelato che le autorità americane presenti in Iraq sono giunte ad un accordo con Moqtada Sadr, il capo religioso del gruppo sciita Almahdi, affinché cessino le guerriglie urbane che stanno sconvolgendo le città irachene.

Secondo tale accordo il gruppo di Sadr lascerà tutti i palazzi pubblici e cesserà gli scontri.

Gli Stati Uniti si sono impegnati a non arresterà Sadr, a cui sarà concesso il tempo necessario per trovare un avvocato e il suo processo inizierà solo quando il potere dell'Iraq sarà lasciato in mano al popolo iracheno.

La mediazione fra Sadr e Usa è stata svolta dal Consiglio Superiore Sciita dell'Iraq.

Sadr probabilmente con un appello pubblico comunicherà il "cessate il fuoco" e confermerà il normale corso del processo per l'uccisione di Khoii.



 

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