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Martedì, 18 Aprile 2006 - 13:31
CICCHITTO: PRODI CORREGGA APERTURA CREDITO AD HAMAS

Roma, 18 apr. (Apcom) - Prodi "deve immediatamente correggere l'apertura di credito data al buio nei confronti di Hamas".

Lo chiede in una nota Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di Forza Italia. ""Le dichiarazioni rese da Hamas di fronte al gravissimo attentato kamikaze a Tel Aviv e l'aperto sostegno dato ad esso dall'Iran - commenta Cicchitto - sono fatti gravissimi, destinati a conseguenze ancora più gravi ma non sorprendono chi conosce la natura di questo movimento che combina insieme la teorizzazione e la pratica del terrorismo con un'azione 'caritatevole' sul territorio palestinese volta a smontare l'insediamento politico-elettorale di Al Fatah in crisi per la sua crescente corruzione".

"E' evidente - prosegue l'esponente azzurro - che questo contesto richiede una politica estera assai attenta quale quella impostata dal governo Berlusconi in stretto collegamento con Israele ma anche con Abu Mazen e con gli stati arabi moderati. Già su questo delicatissimo punto di politica estera Prodi ha trovato modo di commettere un errore così grave al limite della gaffe per cui deve immediatamente correggere l'apertura di credito data al buio nei confronti di Hamas. Questa esigenza - conclude - vale sia se egli sarà il leader della maggioranza sia se sarà il leader dell'opposizione".

Mercoledì, 12 Aprile 2006 - 12:30
IRAN: "ABBIAMO LA TECNOLOGIA NUCLEARE"


(AGI) - Roma, 12 apr. - Per la prima volta il processo di raffinazione sarebbe stato portato a termine grazie a 164 'centrifughe' nel sito di Natanz

(AGI) - Roma, 12 apr. - Per la prima volta il processo di raffinazione sarebbe stato portato a termine grazie a 164 'centrifughe' nel sito di Natanz: l' Iran ha l' uranio arricchito. Il presidente Mahmud Ahmadinejad ha proclamato che l' Iran e' entrato 'nel club dei paesi nucleari' dato che e' riuscito a produrre uranio arricchito oltre la soglia del 3,5 per cento, quanto basta - informa Repubblica - per alimentare le centrali atomiche. L' arricchimento e' avvenuto nella centrale di Natanz, nella zona centrale dell' Iran, e secondo Ahmadinejad Teheran 'continuera' nel suo programma fino alla produzione in massa di uranio arricchito' per scopo pacifici: entro marzo 2007 verranno installate nel sito tremila centrifughe, rispetto alle 164 utilizzate finora. Sul Corriere della Sera, la reazione di preoccupazione della Casa Bianca, che con durezza ha accusato l' Iran di 'muoversi nella direzione sbagliata'. Il capo del Pentagono Donald Rumsfeld ha tuttavia escluso che sia in preparazione un attacco nucleare Usa contro Teheran. Il Sole-24 Ore sottolinea che l' annuncio dell' Iran, assieme alle notizie poco rassicuranti provenienti dalla Nigeria, ha creato nuove tensioni sui mercati e i futures sul greggio Brent a Londra sono saliti fino al massimo storico di 69,70 dollari al barile. A New York il petrolio Wti e' arrivato a 69,45 dollari, record dal 2 settembre scorso, nei giorni dell' uragano Katrina.
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Nucleare: Iran Respinge L'Appello Di Mosca

AGI) - Teheran, 12 apr . - L'Iran ha sbattuto la porta in faccia alla Russia, alleato di sempre sul fronte nucleare. Teheran ha respinto al mittente l'appello di Mosca a sospendere il programma di arricchimento dell'uranio e le ricerche atomiche, affermando che e' ormai impossibile.

"Le attivita' nucleare iraniane sono come una cascata che ha cominciato precipitare: non possono essere fermate" ha detto una fonte del regime degli ayatollah. .

Mosca contro l'Iran e con l'Aiea:

MOSCA - La Russia ha bollato come "un passo falso" l'annuncio fatto ieri dall'Iran di aver arricchito una quantità di uranio sufficiente ad alimentare le proprie centrali nucleari. Mosca, da sempre cauta nel prendere posizioni troppo ferme nei confronti di Teheran, ha affidato alla propria diplomazia il compito di pronunciarsi contro le ambizioni atomiche dell'Iran nel giorno in cui i vertici militari israeliani hanno definito l'annuncio di ieri "una minaccia non solo per Israele, ma per il mondo intero".


Mosca ha chiesto a Teheran di sospendere non solo le attività di arricchimento, ma anche quelle di ricerca. Mikhail Kamynin, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha manifestato il sostegno del Cremlino alla missione che porterà il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Mohamed El Baradei, a Teheran e l'auspicio che l'Iran interpreti in modo adeguato l'ansia della comunità internazionale, adottando le misure necessarie ad adempiere appieno a quanto richiesto dall'Aiea.

L'Iran ha respinto tuttavia le critiche della Russia: "Le attività nucleari dell'Iran - ha detto all'agenzia Reuters un alto funzionario iraniano trinceratosi dietro l'anonimato - sono come una cascata che ha cominciato a scorrere. Non può essere fermata".

(12 aprile 2006

Iran/nucleare: Russia, Teheran Sospenda Arricchimento Uranio

(ASCA-AFP) - Mosca, 12 apr - La Russia ha chiesto all'Iran di sospendere immediatamente ogni attivita' di arricchimento dell'uranio e ha definito un ''passo nella direzione sbagliata'' l'annuncio di Teheran di aver arricchito con successo l'uranio per ottenere combustibile nucleare .

Lo riportano alcune agenzie stampa russe. L'Iran deve ''sospendere ogni attivita' di arricchimento dell'uranio, inclusa la ricerca'', ha detto Mikhail Kamynin, portavoce del ministero degli Esteri, secondo quanto riportato dall'agenzia Itar-Tass. Un altro portavoce del ministero, citato dall'agenzia Interfax, ha affermato che l'annuncio di ieri del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad si fa beffe della volonta' della comunita' internazionale. ''Certamente questo e' un passo nella direzione sbagliata'', ha detto Andrei Krivtsov. ''Va contro le risoluzioni del consiglio dei governatori dell'Aiea e le dichiarazioni dei rappresentanti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite'', ha aggiunto. Un diplomatico anonimo, citato dall'Itar-Tass, ha spiegato che Mosca ''spera che l'Iran valuti correttamente la volonta' della comunita' internazionale e prenda provvedimenti pratici per rendere effettivi i dcoumenti dell'Aiea'', (Agenzia internazionale dell'energia atomica). L'annuncio dell'Iran di aver ripreso l'arricchimento dell'uranio per conto proprio ha creato notevole imbarazzo alla Russia, che poche ore prima dell'annuncio aveva rinnovato la sua offerta di arricchire l'uranio su suolo russo per conto dell'Iran allo scopo di allentare la tensione. (Piu'Europa).

Iran respinge richiesta russa di fermare arricchimento uranio

TEHERAN (Reuters) - L'Iran ha respinto oggi la richiesta russa di arrestare le attività di arricchimento dell'uranio, dicendo che i suoi programmi nucleari non possono essere fermati.





la 'attività nucleare iraniana è come una cascata che ha iniziato a scorrere . Non puٍ essere fermata", ha detto un alto funzionario iraniano a Reuters parlando in condizione di anonimato.

Nucleare Iran: Russia chiede a Teheran di fermarsi

MOSCA (Russia) - La Russia ha chiesto oggi all'Iran di "Sospendere tutte le attivita' sull'arricchimento dell'uranio, comprese le ricerche scientifiche,

cosi' come chiede l'agenzia atomica internazionale''. Mosca e' preoccupata per l'annuncio del presidente iraniano sulla ''creazione del ciclo nucleare completo''. ''Consideriamo che questo passo va nella direzione sbagliata - ha dichiarato Mikhail Kamynin, portavoce del ministero degli Esteri russo - ed e' in contrasto con le decisioni prese dall'agenzia atomica internazionale e con le dichiarazioni del presidente del Consiglio di sicurezza dell'Onu''. (Agr)

Mercoledì, 12 Maggio 2004 - 21:34
Colpi di mortaio contro l'ambasciata italiana a Baqdad

Tre colpi di mortaio sono stati sparati contro l'ambasciata italiana a Bagdad mercoledì sera, ma l'edificio non è stato danneggiato.

L'agenzia stampa iraniana (Irna) riferisce che nell'attacco contro l'ambasciata italiana non ci sono stati feriti.

L'agenzia non porta le notizie riguardo alle persone che hanno causato l'attacco.

Lunedì, 10 Maggio 2004 - 19:07
Approvata in Iran la legge antitortura

Teheran – Distaccandosi a sorpresa dalla sua linea dura, a due giorni di distanza dall'approvoazione da parte del parlamento riformista, anche il Consiglio dei Guardiani del parlamento iraniano ha approvato la legge che vieta la tortura.

Il potente Consiglio dei Guardiani in precedenza aveva respinto tale legge per tre volte, sostenendo che era in contrasto con le leggi islamiche.

L'approvazione della legge contro le torture è un risultato politico importante per il parlamento riformista, il cui mandato terminerà il prossimo 26 maggio.

Il programma di riforma dell'attuale parlamento iraniano ha sofferto molto a causa della pressione del Consiglio dei Guardiani che deve approvare tutti i decreti legge, prima che diventino legge.

La nuova legge è stata elaborata dopo che il capo della magistratura, Ayatollah Mahmoud Shahroudi, un religioso della linea dura, ha emesso un ordine che vietava la tortura e la possibilità di raccogliere confessioni con metodi costrittivi.

Ibrahim Azizi, il portavoce del Consiglio dei Guardiani, ha dichirato che secondo il consiglio tale legge non è in conflitto né con le regole islamiche, né con la costituzione.

Domenica, 09 Maggio 2004 - 19:00
Un'analista sostiene che l'Ue non è in grado di risolvere la crisi mediorientale

Beirut – Secondo l'analista palestinese Ahmad Khalifa, l'Unione europea non è in grado di risolvere la crisi mediorientale e la sua linea politica è simile a quella degli Stati Uniti.

In un'intervista rilasciata sabato ad IRNA mentre si trovava a Beirut, Khalifa ha detto che "l'Europa non è in grado interpretare un ruolo attivo nel conflitto tra israeliani e palestinesi".

Inoltre, egli ha aggiunto che Washington e Tel Aviv si astengono dal concedere all'Europa un ruolo effettivo.

Il ricercatore palestinese ha dichiarato che gli Stati Uniti tentando di rivitalizzare la "road map", in realtà vogliono solo mantenere la propria posizione di superpotenza.

Riguardo ai motivi che spingono l'America a rivitalizzare tale piano, Khalifa ha detto che "il precedente Segretario di Stato americano, Henry Kissinger, aveva già dichiarato gli scopi del piano come "amministrazione del conflitto mediorientale", ma in realtà tramite questo piano aveva tentato di mantenere la crisi tenendola però sotto controllo."

Il ricercatore palestinese ha dichiarato che alla vigilia delle elezioni presidenziali, i funzionari statunitensi hanno bisogno dei voti degli ebrei e per questo motivo l'America non può fare pressione ad Israele affinché realizzi la "road map".

Khalifa ha descritto le ultime pretese di Sharon riguardo alla Striscia di Gaza come un trucco che mira ad annullare ogni tentativo di risoluzione del conflitto.

Commenti (1)
Le forze armate chiudono il nuovo aeroporto dell'Iran per motivi di sicurezza

Tehran. L'8maggio le forze armate dell'Iran hanno chiuso l'aeroporto internazionale di Imam Khomeini per motivi di sicurezza.

L'aeroporto era stato inaugurato ufficialmente sabato permettendo l'atterraggio di un aeroplano straniero.

Le Forze Armate hanno dichiarato di aver consentito l'atterraggio di un solo volo proveniente da Dubai, prima di procedere alla chiusura dell'aeroporto.

Sabato, 08 Maggio 2004 - 23:24
Ballottaggio in Iran: vittoria schiacciante dei conservatori

Teheran - Il ballottaggio delle elezioni parlamentari in Iran, svoltosi ieri, ha confermato la maggioranza dei conservatori nella nuova assemblea (Majles), secondo i risultati ancora parziali resi noti oggi.

Sono stati assegnati 37 dei 57 seggi ancora vacanti (su un totale di 290), i conservatori se ne aggiudicano circa il 50 per cento e i riformisti non vanno oltre il 40 per cento.

Il 20 febbraio scorso, erano stati assegnati 233 seggi, la maggioranza assoluta dei quali era andata ai conservatori.

La vittoria dei conservatori è stata favorita dalla bocciatura di candidature di migliaia di riformisti, tra i più conosciuti, ad opera del Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione, la corte costituzionale controllata dai conservatori.

Decisiva anche la forte astensione dell'elettorato nell'ordine del 50%. Il nuovo Parlamento si insedierà il 27 maggio prossimo.

Sabato, 17 Aprile 2004 - 10:45
Iran-Italia: Il ministro degli esteri iraniano domani in Italia

Teheran - Kamal Kharrazi, il ministro degli Affari Esteri iraniano domenica e lunedì sarà in Italia per una visita di due giorni.

Kharrazi in questo viaggio incontrerà Silvio Berlusconi il Presidente del Consiglio italiano ed il suo omologo Franco Frattini.

In questo viaggio due parti discuteranno sulla continuazione del dialogo avviato con l'Italia sugli sviluppi in Iraq.

Il viaggio è stato annunciato mentre si trova a Teheran il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Gianni Castellaneta, inviato speciale del presidente Berlusconi in missione nell'area per cercare di trovare i canali che possano portare alla liberazione di 3 ostaggi italiani in Iraq.

Castellaneta ha affermato che il Presidente del Consiglio Berlusconi ha intenzione di "approfondire il rapporto con l'Iran, sopratutto per fronteggiare il terrorismo internazionale".

L'inviato speciale del Presidente del Consiglio, in visita lampo a Teheran, ha espresso la solidarietà dell'Italia per le vittime iraniane del terrorismo in Iraq.

Castellaneta ha aggiunto che l'Italia apprezza il ruolo svolto da Teheran ai fini di stabilizzazione della regione.

Venerdì, 16 Aprile 2004 - 17:27
L'Iran non intende mediare tra gli Usa e Sadr

Teheran – "Come si può mediare tra il popolo e le forze occupanti?" ha domandato il Ministro degli Affari Esteri iraniano, Kamal Karrazi, annunciando che il suo paese non intende fare da mediatore tra gli Usa e Moqtada Sadr.

"Uscire dall'Iraq è una richiesta legittima del popolo e lasciare il più velocemente possibile il potere agli iracheni è la soluzione migliore", ha dichiarato Karrazi, che ha poi affermato che l'Iran non può rimanere indifferente riguardo quanto sta succedendo in Iraq.

Nel ricordare che il viaggio della delegazione iraniana in Iraq non aveva intenti mediatori, il Ministro degli Affari Esteri ha ricordato che l'obiettivo di questa missione era di discutere con i responsabili iracheni e i capi religiosi.

Recentemente i mass media hanno annunciato che gli Usa hanno chiesto all'Iran di intervenire affinché cessino le tensioni in Iraq. Pare che gli Stati Uniti abbiano chiesto al governo iraniano di dialogare con Sadr, il capo religioso di un gruppo sciita in guerra contro con gli americani in diverse città irachene.

Moqtada Sadre: Non negoziamo con gli americani

Teheran – "Non negozieremo e non parleremo con gli americani perchè sarebbe inutile", ha dichiarato il capo religioso degli sciiti in Iraq, Moqtada Sadr, durante la preghiera del venerdì nella città di Najaf.

Parlando con alcuni pellegrini, Sadr ha aggiunto che "non permetteremo che gli americani entrino nella città santa di Najaf."

Le forze americane da tempo circondano Najaf, ma per ora non sono mai entrate nella città. Gli statunitensi sono però intenzionati ad arrestare o uccidere Sadr.

Una delegazione iraniana sta negoziando con diversi capi religiosi di Najaf per cercare di porre fine alla tensione fra gli Usa e Sadr.

La delegazione ha annunciato che per ora non è stata decisa alcuna data per un incontro con Sadr.

Gheddafi: l'Iraq è diventato la terra di Al Qaida

Teheran – "Dopo la sconfitta di Saddam, Al Qaida ha oltrepassato i confini dell'Iraq", ha dichiarato il leader libico Muammar Gheddafi in un'intervista rilasciata all'agenzia francese France Press (AFP).

Secondo Muammar Gheddafi, la caduta di Saddam Hussein ha incrementato l'attività terroristica e Al Qaida intende portare il terrorismo anche in Iran e Siria.

Gheddafi ha aggiunto che Al Qaida attualmente lotta contro gli americani al fianco degli iracheni, e per questo motivo la presenza dei seguaci di Bin Laden in Iraq è aumentata.

Il leader libico ha inoltre affermato che i terroristi stanno allargando la rete delle loro attività e aprendo al terrorismo nuove frontiere in Iran, Sira e Palestina, minacceranno la sicurezza dell'intero pianeta.

Giovedì, 15 Aprile 2004 - 18:47
Ucciso il diplomatico iraniano a Baghdad

خودروی ديپلمات ايرانی که در بغداد هدف حمله افراد ناشناس قرار گرفت - عکس از ايسنا

Teheran – È stato ucciso oggi Khalil Naimi, diplomatico addetto culturale e ai rapporti con la stampa dell'ambasciata dell'Iran a Baghdad.

Khalil Naimi è stati ucciso mentre usciva con il suo auto dall'ambasciata dell'Iran a Baghdad.

Hamid Reza Asefi il portavoce del Ministero degli esteri di Teheran ha affermato che la missione in Iraq di delegazione iraniana per cercare una soluzione alla crisi del Paese continuerà anche dopo l'uccisione del diplomatico iraniano.

Asefi ha aggiunto che Hossein Sadeqi, direttore del Ministero per la regione del Golfo Persico, e i quattro altri membri della delegazione «rimarranno in Iraq fino a quando avranno compiuto la loro missione».

Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri dell'Iran ha però chiesto alle autorità del Consiglio di governo iracheno di «garantire la sicurezza dell'ambasciata a Baghdad, oltre che di Sadeqi e degli altri membri della delegazione».

La delegazione diplomatica iraniana è in Iraq da ieri per cercare di contribuire a riportare la calma soprattutto nelle regioni sciite, dopo la rivolta delle milizie di Moqtada Sadr.

Asefi ha aggiunto che l'obiettivo dell'Iran è quello di aiutare tutti gli iracheni, senza distinzione di religione.

Iran: Il capo della polizia è tra i candidati alla carica di Ministro dell'Interno

Teheran - Secondo alcuni fonti dell'informazione, Bagher Ghali Baf probabilmente sarà il nuovo Ministro degli Interni dell'Iran.

Pare infatti che la decisione sia già stata presa dalle autorità iraniane.

Musavi Lari, attuale Ministro dell'Interno, è uno degli uomini del presidente Khatami con il quale i conservatori non vanno d'accordo.

Entro due mesi il nuovo inizierà la sua attività e poiché sarà presieduto proprio dai conservatori, questi intendono destituire molti dei ministri nominati dal Presidente Mohammad Khatami.

La scorsa settimana alcuni voci davano per certe la notizia delle dimissioni di Musavi Lari, ma la notizia è stata smentita.

Mercoledì, 14 Aprile 2004 - 22:47
Al Jazira, ucciso uno dei 4 ostaggi italiani in Iraq

Secondo l'emittente qatariota Al Jazira è stato ucciso uno dei quattro ostaggi italiani in Iraq

L'emittente non precisa quale dei quattro ostaggi è stato ucciso.

I rapitori degli ostaggi hanno affermato che uccideranno anche altri ostaggi Italiani.

Altri 3 italiani ancora stanno in ostaggio in Iraq.

Al Jazira ha affermato che ha ricevuto una registrazione video con l'immagine dell'ostaggio ucciso ed un proclama delle "Falangi di Maometto".

Arrestati due seguaci di Bin Laden in Iran

Teheran - Sono stati arrestati giovedì scorso due seguaci di Bin Laden, probabilmente capi del gruppo dei seguaci di Al Qaida in Iran.

La notizia è stata annunciata oggi dal sito Internet "Baztab", vicino agli ambienti dei conservatori iraniani.

Secondo la notizia, i due uomini stavano preparando un attacco suicida da attuare durante la preghiera del venerdì a Teheran.

Durante i primi interrogatori, i due hanno confessato di appartenere al gruppo Al Qaida e non hanno negato la loro intenzione di organizzare un attentato suicida. Il sito non fornisce però altre informazioni sui due uomini arrestati.

La notizia non è stata ancora confermata dalle fonti ufficiali.

Arrestati in Iran alcuni terroristi legati ad Al Qaida

Teheran – In diverse regioni dell'Iran sono stati arrestati alcuni terroristi legati al gruppo di Al Qaida.

Secondo un comunicato stampa diramato dal Ministero dell'Informazione dell'Iran, questi terroristi oltre ad essere i responsabili dell'esplosione del mese scorso di una bomba nella città di Zahedan, sono anche i colpevoli del sequestro di due turisti tedeschi e di un irlandese avvenuto l'anno scorso in Iran.

Il comunicato non ha però dichiarato quante persone sono state arrestate.

Secondo il comunicato del Ministero dell'Informazione, i terroristi sono stati arrestati in diverse regioni dell'Iran.

Secondo le informazioni dei mass media iraniani le persone arrestate avevano intenzione di far esplodere alcune bombe a Teheran e Qom, ma il Ministero dell'Informazione iraniano ha smentito la possibilità di attentati in queste città.

Lunedì, 12 Aprile 2004 - 17:04
Iran: Premiato il giudice che ha chiuso decine di giornali

Saeed Mortazavi


Teheran – È stato premiato il giudice Sauid Mortasavi, che nei negli ultimi sei anni ha chiuso circa 100 giornali, quotidiani, riviste e mensili riformisti in Iran.

Sauid Mortazavi è stato premiato come miglior direttore dal conservatore Hashemi Shahrodi, il capo del potere giudiziario dell'Iran.

Shahroodi ha consegnato il premio a Mortazavi per "i suoi sforzi per lo sviluppo della giustizia".

Mortazavi nell'ambiente giornalistico iraniano è conosciuto con il soprannome di "Boia dei giornali".

Mortazavi è inoltre considerato come il responsabile dell'uccisione della giornalista canadese-iraniana Zahra Kazemi, assassinata l'anno scorso in un carcere iraniano.

Accordo fra Usa e Moqtada Sadr per Iraq

Teheran – Fonti irachene e iraniane hanno rivelato che le autorità americane presenti in Iraq sono giunte ad un accordo con Moqtada Sadr, il capo religioso del gruppo sciita Almahdi, affinché cessino le guerriglie urbane che stanno sconvolgendo le città irachene.

Secondo tale accordo il gruppo di Sadr lascerà tutti i palazzi pubblici e cesserà gli scontri.

Gli Stati Uniti si sono impegnati a non arresterà Sadr, a cui sarà concesso il tempo necessario per trovare un avvocato e il suo processo inizierà solo quando il potere dell'Iraq sarà lasciato in mano al popolo iracheno.

La mediazione fra Sadr e Usa è stata svolta dal Consiglio Superiore Sciita dell'Iraq.

Sadr probabilmente con un appello pubblico comunicherà il "cessate il fuoco" e confermerà il normale corso del processo per l'uccisione di Khoii.

Sabato, 10 Aprile 2004 - 16:48
L'Inghilterra ha chiesto dall'Iran di collaborare in Iraq

Traffico delle ragazze iraniane

Teheran - Il Ministro degli Affari Esteri di Londra, Jack Straw, in un colloquio telefonico con il suo collega iraniano Kamal Kharrazi ha espresso la sua preoccupazione riguardo le tensioni in Iraq e ha chiesto di poter collaborare alla loro cessazione.

Gli Stati Uniti sostengono che l'Iran abbia un qualche ruolo nelle ultime tensioni registrare nei territori iracheni.

I due ministri si sono confrontati anche riguardo la questione nucleare dell'Iran e Jack Straw ha chiesto a Kharrazi la massima collaborazione con l'Agenzia Atomica.

Nel confermare la piena collaborazione dell’Iran con l'Agenzia, Kharrazi ha ribadito che l'Iran e l'Agenzia sono giunti ad un accordo in base al quale saranno applicate le regole dell'Agenzia secondo scadenze predefinite.

Kharrazi ha inoltre criticato il comportamento degli americani nei territori iracheni ed ha ribadito che gli Usa devono ritirare le proprie truppe dall’Iraq.

Martedì, 06 Aprile 2004 - 14:52
L'Iran non è contento dei curdi Iracheni

Teheran – L'incontro fra una delegazione di curdi iraniani con una delegazione di curdi iracheni ha infastidito Teheran.

Una delegazione di parlamentari iraniani doveva partire nei prossimi giorni alla volta del Kurdistan iraniano, ma il viaggio è stato cancellato dalle autorità del paese a causa di un precedente incontro tra alcuni rappresentanti iraniani del partito democratico del Kurdistan e un gruppo di curdi iracheni.

Il quotidiano Alriaz dell'Arabia Saudita, oggi ha scritto che l'autonomia del Kurdistan dell'Iraq, prevista dalla costituzione irachena, crea dei problemi anche nel Kurdistan iraniano.

Circa un mese fa, l'approvazione della costituzione irachena era stata motivo di giogaia tra i curdi che vivono in Iran, ma i festeggiamenti nelle città curde dell'Iran dopo alcuni giorni si sono trasformati in una dura manifestazione di protesta contro il governo centrale di Teheran.

Sarà espulso l'incaricato degli affari dell'Iran in Iraq

Teheran - Secondo alcuni siti Internet iraniani molto attendibili, presto le autorità statunitensi presenti in Iraq espelleranno Hasan Kazemi Ghomi, l'Incaricato degli Affari dell'Iran in Iraq.

Le autorità americane sospettano che Kazemi abbia avuto un qualche ruolo nelle ultime tensioni irachene.

Secondo le informazioni trovate online, le autorità americane hanno già preso una decisione riguardo l'espulsione di Kazemi, ma lo annunceranno solo nei prossimi giorni.

Seconda le autorità americane ed irachene, l'Iran appoggia il gruppo di Moqtada Sadr.

Moqtada Sadr è il leader di un gruppo religioso presente in Iraq e ultimamente ha annunciato che appoggerà i gruppi libanesi di Hizboallah e palestinesi di Hamas.

Kazemi in precedenza era stato un attivista nel Libano.

ElBaradei: Iran e Usa devono parlare direttamente

Teheran - Mohamed ElBaradei, capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica con sede a Vienna (IAEA), ha dichiarato che desidererebbe che l'Iran e gli Stati Uniti cominciassero presto a discutere direttamente.

ElBaradei ha espresso questa speranza poco dopo il suo arrivo nella mattina di martedì a Teheran. Il capo dell'IAEA discuterà con le alte autorità iraniane sul programma nucleare del paese.

"Anche se non porto un messaggio da parte del Presidente (Giorgio W.) Bush per l'Iran, è auspico che gli iraniani e gli americani presto intavolino discussioni faccia a faccia", ha risposto ElBaradei a chi gli ha domandato se fosse portavoce di un messaggio di Bush all'Iran.

Durante la sua breve visita, ElBaradei incontrerà il Presidente iraniano Mohammad Khatami, il Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale Hassan Rohani e il Vice presidente e Presidente dell'Organizzazione per l'Energia Nucleare Gholam Reza Aghazadeh.

Gli Stati Uniti hanno più volte accusato l'Iran di nascondere la costruzione delle bombe atomiche sotto l’egida delle attività nucleari. Bush tempo fa ha inoltre tacciato l'Iran di essere parte di un "asse del male".

El Baradei a Tehran

Teheran – Il Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale per l'energia atomica, Mohamad El Baradei, il prossimo 6 aprile si recherà in visita a Teheran per la terza volta dal febbraio 2003.

Mohammad El Baradei in questo importante viaggio discuterà con le autorità iraniane riguardo al programma nucleare dell'Iran, infatti, entro giugno l'Iran dovrà chiarire all'Agenzia la sua posizione riguardo all'uso dell'energia atomica.

L'Agenzia e gli Stati uniti sostengono che l'Iran non ha dichiarato apertamente quali siano le sue attività atomiche e se il Paese decidesse di non collaborare con l'Agenzia, la questione sarà analizzata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

In occasione del viaggio a Teheran, El Baradei incontrerà anche alcune autorità iraniane, tra cui il Presidente della Repubblica Mohammad Khatami.

Recentemente la posizione dell'Iran era stata criticata dal Consiglio dei Governatori dell'Agenzia di Vienna per non aver denunciato alcuni elementi del suo programma nucleare scoperti dagli ispettori.

Usa-Iran: Aumentano i controlli al confine tra Iraq e Iran da parte degli americani

Teheran - Secondo fonti ufficiali iraniane, gli Usa stanno schierando più di 20 mila marines presso il confine tra Iraq e Iran.

Gli americani porteranno anche mezzi militari da utilizzare come basi per i missili terra-terra, terra-aria e anche altri mezzi di artiglieria pesante sul posto.

È dal febbraio scorso che gli Stati Uniti stanno posizionando segretamente le truppe del loro esercito nei pressi del confine con l’Iran.

Nel mese scorso 4 militari iraniani sono stati feriti in alcuni scontri con l'esercito americano.

Gli Stati Uniti sostengono che l'Iran ha un ruolo importante nelle tensioni che alimentano gli atti di violenza in Iraq.

Nel mese scorso sono stati fermati molti camion e pullman iraniani che stavano andando in Iraq per il pellegrinaggio.

Lunedì, 05 Aprile 2004 - 23:51
Salgono a 12 i deputati convocati dal tribunale di Teheran

Teheran – Salgono a 12 i deputati convocati in tribunale per aver aderito ai sit-in organizzati per protestare contro la settima elezione del parlamento.

Oltre a Behzad Natavi, Vice presidente del parlamento di Teheran, sono stati convocati anche altre 4 deputati: Mohsen Mirdamadi, Presidente della Commissione per la Sicurezza e gli Affari Esteri di parlamento, Jamile Kadivar, deputata di Teheran, Jalile Sazegara, deputato della città di Shiraz, e Jafar Kambuzian, deputato della città di Zahedan.

Circa un mese fa erano stati chiamati in tribunale anche altri deputati, tra cui Mohammad Reza Khatami, il secondo Vice presidente del parlamento e fratello del presidente Khatami.

Gli esperti sostengono che prossimamente saranno convocati in Tribunale altri deputati.

Mercoledì, 10 Marzo 2004 - 02:17
Bucan: scontri e violenza durante la notte

Teheran – Non si placano gli scontri e le violenze a Bucan, città iraniana situata nel Kurdistan.

Gli abitanti di Bucan ieri martedì hanno dato fuoco ad una banca e ad alcuni uffici governativi e bruciando pneumatici hanno bloccato diverse strade principali della città.

I giovani hanno colpito con petardi e materiale incendiario la caserma della polizia e per far fronte alla violenza di questi attacchi, stanno giungendo forze armate da altre città del Paese.

In tutte le città del Kurdistan da lunedì, la gente sta festeggiando l'approvazione della costituzione irachena, ma in questi giorni si sono registrati numerosi scontri con la polizia.

Nella costituzione dell'Iraq è stata prevista l'autonomia dei curdi e la lingua araba e curda sono state riconosciute come lingue ufficiali del Paese.

Gli scontri sono continuati da ieri sera fino alle prime ore del mattino di mercoledì.

Martedì, 09 Marzo 2004 - 22:13
I curdi iraniani festeggiano l'approvazione della costituzione irachena: scontri

Teheran – Tutte le città del Kurdistan, in Iran, da ieri stanno festeggiando l'approvazione della costituzione irachena, ma a Marivan, Mahabad e Sardasht si sono verificati degli scontri con la polizia.

Durante gli scontri a fuoco, più di 100 manifestanti sono stati arrestati, ma la gente ancora festeggia per le strade e anche per questa notte si prevede un clima di tensione.

La nuova costituzione irachena riconosce la lingua araba e curda come lingue ufficiali del paese: si tratta di un’importante conquista per i curdi, che da secoli si battono in Iraq, Iran, Turchia e Siria per la conquista della loro autonomia.

Dopo il crollo del regime di Saddam Hussein, grazie agli Stati Uniti i curdi hanno finalmente conquistato la loro auotonomia.

Bin Laden si nasconde a Tora Bora

Teheran – Il miliardario saudita Bin Laden, capo di Al Qaida, si trova a Tora Bora, in Afghanistan ed è protetto da 1200 dei suoi uomini.

Secondo il quotidiano saudita "Al Vatan", assieme a Bin Laden ci sarebbero anche più di 50 uomini che ricoprono ruoli importanti nella rete di Al Qaida.

La zona montagnosa di Tora Bora si trova nel confine con il Pakistan ed è famosa per le sue migliaia di grotte.

Gli americani durante la guerra con i Taleban hanno inutilmente bombardata tale zona per lunghi periodi, senza però riuscire a sgominare le forze armate di Bin Laden.

Lunedì, 08 Marzo 2004 - 20:09
Manifestazione illegale delle donne iraniane

Teheran – Nonostante i divieti della polizia, a Teheran centinaia di donne iraniane hanno manifestato per protestare contro la persistente disuguaglianza e discriminazione delle donne rispetto agli uomini.

Le donne avevano già chiesto dalle autorità responsabili il permesso di svolgere la manifestazione, ma la loro richiesta non era stata accettata.

In concomitanza con la festa dell’8 marzo, ieri sera le donne si sono comunque radunate a Laleh, un parco pubblico situato al centro di Teheran.

La polizia e gli integralisti islamici hanno cercato di disperdere la manifestazione a colpi di manganello, ma le donne hanno continuato a protestare per le strade della città.

Va precisato che l'8 marzo, celebrata in occidente come la giornata delle donne, da qualche anno viene festeggiata anche in Iran, ma si tratta comunque di una festa ancora non inserita nel calendario ufficiale iraniano.

Sabato, 06 Marzo 2004 - 22:43
Iran: I fondamentalisti attaccano la sede di una rivista

Teheran - I fondamentalisti venerdì pomeriggio, dopo la preghiera in Karaj hanno colpito la sede della rivista: la protesta è nata perché la rivista recentemente ha pubblicato un articolo riguardante il commercio delle donne in Iran.

In effetti, negli ultimi dieci mesi pare che siano più di 2 mila le ragazze scappate di casa e poi adescate da gruppi mafiosi. Tali organizzazioni criminali provvedono poi a vendere le ragazze ai Paesi arabi come prostitute.

I fondamentalisti hanno dichiarato che l'articolo era offensivo nei confronti delle mogli delle vittime della guerra tra Iran e Iraq.
Il potere giudiziario, nelle mani dei conservatori, negli ultimi anni ha chiuso circa 100 quotidiani e riviste.

Venerdì, 05 Marzo 2004 - 23:56
Deputato americano dichiara: gli Usa devono destituire il regime iraniano

Teheran - Secondo Robert Anderson, deputato del partito democratico nel New Jersey, invece di negoziare Bush dovrebbe cercare di destituire il regime iraniano.

Nel corso di un discorso tenuto in parlamento, Anderson ha però precisato che: "destituire il potere vigente non significa attaccare militarmente l’Iran, poiché tale risultato è raggiungibile con la diplomazia e la collaborazione dei Paesi europei.”

Secondo il deputato americano, l’abbattimento del regime favorirà il rispetto dei diritti umani e gli Usa saranno in grado di garantire la sicurezza della Nazione iraniana.

Anderson ha chiesto a Bush di appoggiare i mass media, in particolare le tv e le radio che contestano il regime iraniano.

Teheran: Arrestati tre capi degli studenti

Teheran - Sono stati arrestati tre capi degli studenti iraniani, una segretaria e alcuni membri dell’ associazione islamica dell'università "Tarbiat Moalem" di Teheran.

I tre sono stati arrestati giovedì scorso nella strada fra Teheran e Karaj, mentre stavano ritornando dalla cerimonia di anniversario di "Mohammad Mosaddegh", ex primo ministro dello Scia che ha nazionalizzato il petrolio in Iran.

Finora non è stato reso noto il motivo dell’arresto, ma venerdì sera i giovani sono stati rilasciati.

La cerimonia dell'anniversario di Mosaddegh ogni anno viene inaugurata sotto l’occhio di meticolosi controlli della polizia.

L'associazione islamica dell'università "Tarbiat Moalem" recentemente con un comunicato stampa aveva boicottato le elezioni parlamentari, ma nessun mass media iraniano aveva riportato la notizia a causa del divieto imposto dal Consiglio di Sicurezza Nazionale dell’Iran.

Le elezioni parlamentari sono state vinte dai conservatori, che tramire il consiglio dei guardiani, hanno rifiutato le candidature del maggior numero dei riformisti.

Iran: Bam colpita da un terremoto civile

Teheran –Settanta giorni dopo il terremoto che ha ucciso più di 40mila persone, la città di Bam è stata la scena di duri scontri che hanno portato all’arresto di 25 persone, colpevoli di aver danneggiato i locali del governo.

Ieri pomeriggio circa mille persone hanno bloccato la strada principale che conduce da Bam a Kerman (capoluogo della regione), protestando per la mancanza degli aiuti.

Il Governatore della regione di Kerman, Karimi era giunto a Bam per discutere con i terremotati riguardo alla questione della ricostruzione della città, ma la popolazione lo ha accolto con un lancio di sassi che lo ha costretto al ricovero in ospedale.

Stessa sorte è toccata al sindaco di Bam, duramente picchiato dalla popolazione della città che, a seguito del terremoto, è ancora costretta a vivere nelle tende, priva degli aiuti umanitari dei Paesi stranieri.

La polizia ha dovuto sparare in aria per disperdere la gente, ma ciò non ha fatto altro che aumentare la tensione in tutta la città.

Giovani sui motorini e altre persone a piedi hanno iniziato a colpire con sassi e fuoco i centri governativi: la notte scorsa Bam sembrava in preda ad una vera e propria guerra civile.

Dal tragico giorno del terremoto sono trascorsi più di due mesi, ma le autorità iraniane ancora non hanno distribuito tra la popolazione gli aiuti umanitari provenienti dai Paesi stranieri e ciò ha causato la protesta della gente, che ha accusato il governo di aver rubato gli aiuti. Gli esperti sostengono che tali aiuti sarebbero sufficienti a costruire 10 città grandi come Bam.

Giovedì, 04 Marzo 2004 - 16:42
L'Iran accusa: i responsabili dell’attentato in Iraq sono i Wahhabion

Teheran – L'Iran ha accusato i Wahhabion di essere i responsabili degli attentati di Karbala, Najaf e Kazemin, dove hanno perso la vita più di 250 Sciiti.

Mercoledì Hashemi Rafsanjani, ex capo dei Pasdaran e attualmente Vice Capo del Consiglio per la determinazione delle scelte, ha scritto sul sito internet "Baztab" (di Mohsen Rezaii) che "gli sciiti stavolta non resteranno in silenzio e la reazione a tali atti terroristici sarà violenta e immediata".

Per 10 anni gli Sciiti non hanno mai reagito nonostante gli innumerevoli atti terroristici compiuti nei loro confronti dai Wahhabion, i seguaci della religione ufficiale dell'Arabia Saudita, del Pakistan e dell'Afghanistan.

Mercoledì, 03 Marzo 2004 - 19:39
Iran: Il governo vieta gli spostamenti verso l'Iraq

Teheran – Il Consiglio Superiore per la Sicurezza Nazionale ha vietato temporaneamente gli spostamenti degli iraniani verso l'Iraq.

Tale decisione è stata presa dopo gli atroci attentati terroristici avvenuti nella città di Karbala e Kazemin nei giorni scorsi.

Il Segretario del Consiglio Superiore per la Sicurezza Nazionale, Hasan Rohani ha ribadito che nessuno ha il permesso di partire per Iraq e l'esercito ha l'ordine di impedire il passaggio del confine.

Lunedì e martedì, nel corso della cerimonia religiosa sciita dell'Ashura, a Karbala e Kazemin sono state uccise più di 250 persone: quasi la metà erano di nazionalità iraniana.

Le autorità iraniane sospettano che dietro gli attentati ci sia la firma di Al Qaida, poiché i seguaci di Bin Laden (che credono nella religione del Wahhabion) non considerano gli Sciiti come dei musulmani.

Iran: Scontri a Teheran

Teheran - Martedì sera, in concomitanza con il giorno dell'Ashura, la Piazza Mohseni di Teheran è stata sede degli scontri fra giovani e polizia, e, nonostante il lancio di sassi e petardi, non ci sono stati feriti.

Verso le 23 soldati e poliziotti hanno tentato di disperdere i giovani che si erano radunati nella piazza per la celebrazione dell'Ashura, cerimonia di lutto in ricordo dell'uccisione dell’Imam Hosein.

Alcuni protestanti sono stati arrestati e gli scontri si sono conclusi alle 2 del mattino.

Ieri sera altri scontri sono stati registrati nella zona Rajaaii Shahr della città di Karaj e a Khvaaf, città situata a 250 chilometri a sud di Mashhad.

Martedì, 02 Marzo 2004 - 15:47
Iran - Scontri fra giovani e polizia

Teheran – Lunedì scorso Baneh, una delle città più grandi del Kurdistan dell'Iran, è stata il centro di duri scontri tra giovani e polizia, in cui decine di persone sono rimaste ferite.

Gli scontri, iniziati verso mezzogiorno nel centro della città e terminati alle 18, sono stati provocati dall’uccisione di un giovane curdo da parte della polizia.

In segno di protesta sono stati presi d’assalto alcuni palazzi governativi e molte auto della polizia, intervenute per sedare la protesta, sono state incendiate.

Per tutto il pomeriggio i giovani hanno gridato per le strade di Baneh slogan di protesta contro il governo.

Nell’ultimo periodo anche altre città del Kurdistan, tra cui Marivan, Mahabad e Sanandaj sono state protagoniste degli scontri fra i cittadini e i poliziotti.

Iran: Il parlamento approva il budget in soli 6 giorni

Teheran - Per prima volta nella storia dell'Iran, il parlamento riformista ha approvato il budget del prossimo anno (nuovo anno iraniano inizia dal 20 marzo) solo nel giro di 6 giorni, una cosa senza precedenti.

In precedente i parlamentari in genere discutevano circa due mesi per approvare il budget.

Più di 80 deputati hanno chiesto le dimissioni dal parlamento, contestando le elezioni per il nuovo parlamento, perché la loro candidatura nelle elezioni era stata respinta dai conservatori.

Secondo la costituzione iraniana, le richieste di dimissioni dei deputati devono essere discusse nel parlamento, per questo motivo i deputati hanno approvato subito il nuovo budget per entrare nella discussione delle dimissioni.

Nel nuovo budget si è previsto una crescita economica pari al 7/3 percento. Una crescita non reale che è stata prevista in base alla vendita di petrolio per il prossimo anno pari al 27 miliardi di dollari.

Tale crescita economica è stata prevista anche dalla vendita dei telefonini, costruzione, beni di consumo e l'agricoltura.

Nel budget anche sono previste 3000 miliardi di rials dalla vendita di servizio di leva, cioè i giovani che non vogliono fare la leva, nel prossimo anno pagando 30 milioni di rials, si libereranno dal due anni di leva.

Lunedì, 01 Marzo 2004 - 15:36
Iran: uccisi tre ufficiali di polizia iraniana nel confine con Afghanistan

Teheran - Sono stati uccisi tre ufficiali della polizia iraniana di alto grado (colonnello) nei confini con l'Afghanistan.

La polizia iraniana in una comunicazione ha annunciato l'uccisione di tre ufficiali senza specificare il motivo.

Secondo la comunicazione, altri due ufficiali sono stati feriti durante una sparatoria.

Gli ufficiali sono stati uccisi nei pressi alla città di Saravan nella regione di Sistan, la zona che sono attivi i trafficanti di droga.

In questa zona ultimamente sono stati ostaggi anche i tre turisti stranieri, due tedeschi e un irlandese.

Secondo le fonti non ufficiali, gli ufficiali della polizia iraniana sono stati uccisi durante uno scontro con trafficanti di droga.

Dalla rivoluzione islamica in Iran (1979), sono stati uccisi più di 3500 poliziotti nella regione di Sistan durante gli scontri con trafficanti di droga.

Nella zona di Sistan sono attivi anche i seguaci di Alghaede, diretto da Bin Ladan.

Iran: Il portavoce di governo riformista chiamato in tribunale

Teheran - Il portavoce del governo iraniano "Abdolla Ramezan Zadeh" è stato convocato dal "Tribunale speciale per gli impiegati" di Teheran con l'accusa di "istigazione dell'opinione pubblica".

"Ramezan Zadeh" è uno degli uomini vicino al presidente riformista Mohammad Khatami. Questa è la seconda volta nell'anno in corso (1382 - anno iraniano ndr) che lui viene convocato da un tribunale.

"Abdolla Ramezan Zadeh" durante la campagna elettorale per il rinnovo del parlamento aveva spesso criticato duramente i conservatori e il consiglio dei guardiani per il modo che usavano per scegliere i candidati.

Ramezanzadeh dovrà rispondere alle accuse il mercoledì prossimo.

Domenica, 29 Febbraio 2004 - 00:40
Gli Usa invitano a non investire nel settore petrolifero iraniano

Teheran - Gli Usa hanno chiesto al mondo di non investire in Iran nel settore petrolifero.

Chiedendo ai paesi europei di non stringere accordi economici con l'Iran, il portavoce del Dipartimento di Stato, Richard Boucher, durante un'intervista ha dichiarato che "non è intelligente investire nell'industria del petrolio, perchè non è ancora cambiato l'atteggiamento di Teheran riguardo a molti problemi, tra cui quello della sua attività nucleare."

Nonostante ciò, Malesia, Francia e Giappone ieri hanno firmato nuovi accordi per lo sviluppo dell'industria petrolifera iraniana.

Secondo il portavoce americano, la posizione dell'Iran riguardo ad Al Qaida, al terrorismo, ai diritti umani e all’attività nucleare ancora non è chiara.

Una legge americana del 1996 vieta a tutte le società statunitensi di investire nel settore petrolifero iraniano. Alcune voci sostengono però che gli Usa intendono modificare tale legge e riesaminare la loro posizione in proposito.

Venerdì, 27 Febbraio 2004 - 00:38
La Gran Bretagna lancia un avvertimento all’Iran

Roma - Il Primo Ministro inglese Tony Blair ha lanciato un avvertimento all’Iran affinché collabori completamente e in modo chiaro e trasparente con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA).

I ministri degli Affari Esteri della Gran Bretagna, della Francia e della Germania nel novembre scorso hanno firmato a Teheran un accordo sull'attività nucleare iraniana.

Con la firma dell’accordo, l'Iran ha accettato la sospensione del programma di arricchimento dell'uranio e ha aderito al protocollo aggiuntivo riguardante la proliferazione nucleare.

Ma gli ispettori dell'Agenzia hanno recentemente denunciato la scoperta in Iran di centrifughe veloci (modello P2) per l'arricchimento dell'uranio e la conduzione di esperimenti basati sul polonio.

Giovedì, 26 Febbraio 2004 - 00:34
Iran: la proposta da 5 miliardi di dollari per investimento stranieri

Teheran – l'Iran ha avuto una proposta di 5 miliardi di dollari d'investimento straniero di cui 3/5 miliardi nel campo petrolifero.

Una proposta negli ultimi 10 anni è senza precedente Iran, ha annunciato vice ministro economico dell'Iran Heidar Hosieni.

Secondo Hoseini la crescita economica dell'Iran nell'anno scorso è stata pari a 7/6%.

La crescita economica ed alcune leggi che sono state approvate dal parlamento per favorire l'investimento straniero, hanno causato l'aumento delle proposte degli investimenti stranieri.

Fin adesso l'Austria, il Germania, l'Italia, la Turchia, la Finlandia , la Corea, la Spania, la Francia, la Tunisia, la Malizia, la Gorgia, la Ucraina, la Romania e la Croazia hanno fatto degli investimenti di capitale in Iran.

Mercoledì, 18 Febbraio 2004 - 19:21
Iran: Campagna elettorale e San Valentino

Teheran - San Valentino ha giocato un ruolo importante nella campagna elettorale iraniana.
Nel giorno di San Valentino i candidati dell'ala conservatrice di Teheran hanno distribuito regali fra i giovani, nella speranza di ottenere i loro voti.

La festività di San Valentino, pur non essendo una celebrazione islamica, da qualche anno viene festeggiata dai giovani, seppur contro il volere delle autorità religiose del Paese.
Le prossime elezioni parlamentari si svolgeranno venerdì 20 febbraio, ma a contendersi il potere saranno solo i conservatori. Infatti, i riformisti hanno deciso di non presentarsi alle elezioni, intendendo così protestare contro la bocciatura del Consiglio dei Guardiani della maggior parte dei candidati riformisti.

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I deputati riformisti iraniani rischiano l’arresto

Teheran - Fonti vicine ai riformisti iraniani hanno dichiarato che i deputati di tale schieramento politico rischiano l’arresto in concomitanza con la fine dei lavori del vigente parlamento (ovvero a maggio).

In seguito alle elezioni del 20 febbraio, i riformisti cederanno la maggioranza parlamentare ai conservatori.

Le stesse fonti sostengono che la polizia ed i Pasdaran (i Guardiani della Rivoluzione) hanno già stilato un lungo elenco contenente accuse dirette ad importanti personaggi dello schieramento riformista, tra cui Fatemeh Haghighat, deputata riformista di Teheran, Mirdamadi, capo dell'attuale Commissione per la Sicurezza Parlamentare, Armin deputato di Teheran e Shirzad, deputato di Esfahan.

Il nuovo canale televisivo americano in lingua araba

Teheran – Nasce oggi "Alhurrah", canale televisivo americano che trasmetterà programmi in lingua araba nei paesi del Medio Oriente.

Le trasmissioni del canale finanziato del Congresso Americano hanno luogo in Virginia e le sedi dell’emittente si trovano in 22 paesi medio-orientali, tra cui l’Iran.

La maggior parte dei programmi televisivi affronterà argomenti riguardanti la situazione irachena, poiché lo scopo delle autorità americane è contrastare i messaggi lanciati dalle emittenti Aljazirah e Alarabiah.

Infatti, gli statunitensi hanno più volte accusato i due canali arabi di diffondere notizie false su Bin Laden e Al-Qauedeh.

Iran: San Valentino più importante delle elezioni parlamentari

Teheran – Nonostante in Iran siano iniziate da sabato scorso le campagne elettorali per le elezioni parlamentari del 20 febbraio, l’entusiasmo degli elettori tarda a farsi sentire e si prevede che la partecipazione sarà molto bassa.

Dopo la bocciatura da parte del Consiglio dei Guardiani di più di 2500 dei loro candidati, circa 600 riformisti hanno annunciato che non parteciperanno alle elezioni poiché le ritengono "illegali" e "antidemocratiche".

Secondo alcuni opinionisti, il temuto e previsto astensionismo sarà dovuto principalmente alla mancanza di fiducia nei confronti delle varie fazioni politiche iraniane.

Pare addirittura che la festività di San Valentino, da qualche anno celebrata anche dai giovani iraniani, sia considerata più interessante delle elezioni parlamentari.

In ogni caso, è dato per certo che venerdì prossimo i conservatori, noncuranti delle critiche interne ed esterne, non avendo avversari da affrontare vinceranno le elezioni, mettendo in difficoltà il governo riformista di Khatami.

Lo sport avvicina l’Iran agli USA

Teheran – Nonostante dopo il terremoto di Bam del gennaio scorso, l'Iran abbia rifiutato di accettare una delegazione parlamentare americana, i due paesi continuano ad entrare in contatto attraverso lo sport.

Infatti, gli Stati Uniti parteciperanno con una propria squadra all’annuale campionato di lotta che si svolgerà la prossima settimana a Teheran. La competizione avrà luogo in concomitanza con la cerimonia del Venticinquesimo Anniversario della Rivoluzione Islamica dell'Iran.

Un altro appuntamento è fissato per il prossimo aprile, data in cui la squadra nazionale di calcio iraniano giocherà a Los Angeles.

Fonti iraniane sostengono che esistono ancora molte possibilità di dialogo e avvicinamento tra l’Iran e gli Stati Uniti. Pare infatti che la visita dei parlamentari americani nel Paese sia stata posticipata esclusivamente a causa della difficile situazione pre-elettorale in cui si trova attualmente l'Iran (le elezioni parlamentari si svolgeranno il 20 febbraio).

Martedì, 17 Febbraio 2004 - 10:29
Un gruppo di iraniani residenti in Usa chiede a Bush di aiutare la democrazia iraniana

Teheran – Un gruppo di iraniani residenti negli Stati Uniti ha inviato oggi una lettera al Presidente George Bush, per chiedere di aiutare l’Iran ad instaurare un governo democratico. Tale gruppo fa parte del "Comitato di Coordinazione del Movimento Studentesco per la Democrazia" ed è attivo dal 1997.

Secondo quanto riferisce la radio America, nella lettera indirizzata a Bush è stato scritto che "il popolo iraniano non ha nessuna speranza nelle riforme e le prossime elezioni parlamentari saranno una delusione per il popolo iraniano, poiché vi concorreranno solamente candidati conservatori".

Lunedì, 16 Febbraio 2004 - 19:01
L'Italia come mediatrice fra Iran e Usa

Teheran - Il Ministro degli Affari Esteri Italiani Franco Frattini sta giocando il ruolo di mediatore fra l'Iran e gli Stati Uniti.

Secondo le fonti iraniane, la settimana scorsa in occasione della visita di Kharrazi a Roma, Frattini e il Ministro degli Affari Esteri Iraniano avrebbero discusso dei difficili rapporti tra i due Paesi.

Già nel suo recente viaggio a Teheran, Frattini aveva svolto il ruolo di mediatore affrontando argomenti relativi all’attività nucleare iraniana, alla questione irachena e alle elezione parlamentari che si svolgeranno il 20 febbraio in Iran.

Dopo aver ascoltato entrambe le parti, Frattini ha portato ai due paesi i messaggi delle rispettive autorità, sperando in un avvicinamento delle due Nazioni. Difatti, recentemente Iran e Stati Uniti hanno collaborato nel corso delle missioni in Afghanistan e Iraq.

Non è la prima volta che l’Italia si propone come mediatrice tra i due Paesi, poiché già in seguito alla Rivoluzione Islamica dell'Iran aveva svolto tale ruolo.

Lunedì, 02 Febbraio 2004 - 23:26
Iran, vertici partito riformista boicottano voto del 20 febbraio

TEHERAN (Reuters) - Il più importante partito riformista iraniano ha detto oggi di voler boicottare le elezioni parlamentari previste per la fine di questo mese, anche se un garante dovesse revocare la bocciatura centinaia di candidati riformisti.

"Non prenderemo parte alle elezioni del 20 febbraio", ha detto in una conferenza Mohammad Reza Khatami, leader del partito Fronte di Partecipazione.

I riformisti sostengono che la bocciatura di centinaia di candidati renda impossibile realizzare elezioni eque in così poco tempo.

Il partito riformista contesta inoltre la decisione del Consiglio dei Guardiani -- un organismo di supervisione costituzionale composto da estremisti religiosi -- di dichiarare oltre 2mila candidati parlamentari inadatti alle elezioni del 20 febbraio.

La mossa del Consiglio ha spinto l'Iran nella sua peggiore crisi politica da anni ed ha oscurato le celebrazioni per il 25esimo anno dal del ritorno dall'esilio dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini per la creazione di uno stato islamico.

Oltre 80 attuali deputati del parlamento da 290 seggi dominato dai riformisti sono fra quelli banditi dalle elezioni.

In un comunicato emesso ieri sera, i parlamentari riformisti - che a decine hanno tenuto un sit-in di protesta in parlamento nelle ultime tre settimane - hanno detto che anche se il Consiglio dei Guardiani ora cederà, il voto deve essere comunque posticipato.

"Anche se tutti i candidati banditi saranno reinseriti nei prossimi giorni, le elezioni devono essere posticipate così che tutti i candidati abbiano il tempo e l'opportunità di prendere parte ad una competizione equa", hanno detto.

Il governo riformista del presidente Mohammad Khatami ha chiesto due volte nei giorni scorsi al Consiglio - composto da 12 membri tra giuristi e clerici islamici - di posticipare il voto.

Se il Consiglio rifiutasse il posticipo, il governo di Khatami potrebbe rifiutarsi a sua volta di organizzare il voto. Khatami potrebbe anche permettere ai governatori provinciali, che hanno un ruolo chiave nell'amministrazione delle elezioni, di realizzare la loro minaccia di dimettersi sulla questione del voto.

Una prima richiesta presentata dal ministero dell'Interno è stata immediatamente respinta, mentre la seconda, presentata sabato, non ha ancora ricevuto risposta.

Domenica, 25 Gennaio 2004 - 02:54
Italia-Iran: Frattini in visita ufficiale a Teheran

Roma - Lunedi' sera il ministro degli Esteri, Franco Frattini, arrivera' a Teheran in visita ufficiale.

Incontrera' il presidente iraniano Khatami e il ministro degli Esteri Kharrazi, con i quali discutera' della lotta al terrorismo e dell'applicazione degli accordi con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica per i controlli sul programma nucleare iraniano. (Agr)



 

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