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Martedì, 10 Febbraio 2004 - 18:22
Le richieste di perdono per Kobra Rahmanpour

Kobra Rahmanpour l'iraniana di 22 anni è la donna condannata a morte per omicidio premeditato della sua suocera 90 enne, avvenuto nel 2000.

L'esecuzione della condanna a morte era prevista per mercoledì 31 dicembre. Secondo le notizie diffuse, l'esecuzione non è stata possibile per mancanza degli strumenti per il patibolo, ma la verità è che i carcerari visto la buona condotta della donna nel carcere non hanno voluto proseguire. L'esecuzione è stata rimandata in una data da destinarsi.

A chiedere l'esecuzione della condanna sono gli eredi della donna assassinata, quali il figlio della vittima e il marito della donna condannata e sua sorella 60 enne.

Nel novembre scorso il marito di Kobra Rahmanpour, presentando i documenti che dimostravano lui come erede legittimo della madre, ha chiesto l'esecuzione della condanna a morte. Secondo il codice penale in vigore in Iran, la decisione di infliggere la pena di morte (Qisas-e-Nafs) dipende dagli eredi della vittima.

Dopo la conferma dalla Corte suprema, la sentenza di morte imposta per l'omicidio può essere permutato soltanto se gli eredi della vittima rinunciano al loro diritto alla punizione e chiedono preferibilmente il pagamento dei soldi per il sangue (Diyeh).

Khorramshahi l'avvocato di Kobra Rahmanpour ha chiesto la clemenza alla famiglia della vittima, ma finora senza un risultato. Mina Kiani, figlia della vittima non è disposta a rinunciare alla condanna a morte della giovane donna 22 enne.

Kobra Rahmanpour è stata arrestata il 5 novembre 2000 dopo l'uccisione della suocera. Secondo l'avvocato di Kobra, la donna ha agito per difesa personale dopo che è stata minacciata dalla suocera con un coltello da cucina. L'avvocato di Kobra inoltre ha protestato perchè la corte non ha considerato il suo reclamo visto che l'omicidio era per difesa personale.

Il suo avvocato ha dichiarato che le ferite sulla mano destra di Kobra Rahmanpour erano dovute alle coltellate della suocera. Al gennaio 2003 la condanna a morte di Kobra Rahmanpour è stata sostenuta dalla corte suprema.

Sembra che Kobra Rahmanpour si era sposata contro la sua volontà con l'insistenza dei suoi genitori ed era stata la vittima della violenza da parte del coniuge.

I genitori di Kobra durante un'intervista al quotidiano iraniano Etemaad chiedono la clemenza dei famigliari della anziana assassinata.

La casa che Kobra in cui viveva fino a 3 anni fa insieme ai genitori e due fratelli era composta di una stanza di 12 e una cucina di 6 metri, situata nel sud povero di Teheran. Tre anni fa per scappare dalla povertà è stata costretta a vivere con un uomo che aveva 43 anni più di lei.

Nonostante ciò tanti iraniani comunicando con i giornali e mass media hanno chiesto dalla famiglia della donna assassinata di perdonare la giovane donna.
Amnesty International nell'anno 2003 ha registrato 106 esecuzioni in Iran.



 

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